Comune di Elmas
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Storia del Comune

Ha origini incerte, ma sicuramente remote, visto che del suo passato rimangono tracce del periodo romanico e l’antica chiesetta di Santa Caterina di Semelia risalente al XI secolo.

Le favorevoli condizioni geografiche del Comune hanno reso possibile gli insediamenti già in epoca preistorica. Era naturale che i popoli venuti dal mare trovassero modo di vivere ed espandersi economicamente in una zona così fertile. Infatti, la presenza di corsi d’acqua favoriva lo sviluppo dell’agricoltura, lo stagno di S.Gilla rappresentava una risorsa per la pesca, l’estrazione del sale ed un’importante via di comunicazione.

Le tracce più antiche ritrovate su un terreno alluvionale nella regione “Su Planu” risalgono al neolitico recente (4000 a.C.). Mentre nella regione “Tanca e Linarbus” è stata localizzata una stazione nuragica con evidenti segni della presenza dell’uomo (1.300 a.C.). Non poche sono le testimonianze archeologiche di un fiorente periodo punico lungo la laguna di Santa Gilla trovate in regione “Moguru”. Nel periodo romano e, più tardi, in età feudale esistevano nel territorio almeno tre centri abitati: Semelia (o Simbilia o Similia), Moguru e Sa Mura.

Forse per secoli, Elmas è stato soltanto un agglomerato di baracche o capanne per estrattori di sale ai tempi di Fenici e Cartaginesi. Oppure una stabile “mansio” dove lavoravano schiavi o coloni al servizio di patrizi romani, che dai ritrovamenti pare avessero nei dintorni un buon numero di ville residenziali dove trascorrevano le vacanze. O ancora, un luogo con una forte presenza di servi della gleba nel periodo feudale. Solo il declino dei centri circostanti e la probabile migrazione dei loro abitanti, ha trasformato la “Mansio” in un centro stabilmente abitato che, sotto gli Aragonesi, ha acquistato sempre più le caratteristiche di una Villa finalmente organizzata sotto il profilo amministrativo (il documento più antico risale al 1341). Con il passare dei secoli la “Mansio” (o Su Manso o So Maso o Su Masu) nella lingua aragonese è diventata probabilmente El Maso o, con la caduta della vocale finale, El Mas. Da qui Villa del Mas (come risulta in alcuni documenti del ‘600) e, più tardi Villa d’Elmas.

Il territorio di Elmas nel XIV secolo fu teatro di importanti eventi: qui si combatté una storica battaglia tra il principe Alfonso di Aragona e i Pisani che segnarono l’inizio della dominazione aragonese in Sardegna. Più tardi, durante il dominio degli Spagnoli, villa di Mansum fu assalita dai pirati, saccheggiata e distrutta. Fu poi ripopolata nel 1600.

Il Comune di Elmas, con regio decreto del 1937, fu soppresso ed aggregato al Comune di Cagliari. Solo nel 1989 Elmas, per volontà degli Elmensi, mediante referendum ha riacquistato la propria autonomia comunale.

Negli ultimi trent’anni ha subito notevoli cambiamenti dal punto di vista sociale ed economico. I cittadini sono particolarmente attivi nelle diverse associazioni di volontariato, cultura, sport e spettacolo, creando innumerevoli momenti di incontro e di aggregazione nel promuovere le diverse iniziative spesso anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche, biblioteca comunale, ludoteca comunale e il centro giovani.

La realizzazione di nuove lottizzazioni edilizie ha incrementato, recentemente, il numero degli abitanti con conseguente necessità di integrazione e aumento dei servizi per la cittadinanza.

Inoltre la vicinanza al capoluogo, dove la maggioranza degli abitanti trascorre gran parte della quotidianità, priva Elmas della sua identità originaria.


Per le foto si ringrazia Armando Ruggeri (Via Sulcitana, 155 – Elmas)
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